L’OBBLIGO DEL CASCO IN CANTIERE

L’OBBLIGO DEL CASCO IN CANTIERE
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L’allegato VIII del decreto legislativo n. 81/2008 (normativa sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro) riporta che il casco in cantiere è obbligatorio in tutti quei casi in cui si compiono lavori nei quali è presente il rischio di caduta di materiali dall’alto. In relazione alla protezione del capo, la norma dispone che i lavoratori esposti a specifici pericoli di offesa al capo per caduta di materiali dall’alto o per contatti con elementi comunque pericolosi, devono essere provvisti di copricapo appropriato. Allo stesso modo, devono essere provvisti di adatto copricapo i lavoratori che devono permanere, senza altra protezione, sotto l’azione prolungata dei raggi del sole.

Più in generale, la protezione del capo è obbligatoria quando si eseguono lavori edili (soprattutto lavori sopra, sotto o in prossimità d’impalcature e di posti di lavoro), lavori di montaggio e smontaggio d’armature, lavori d’installazione e di posa di ponteggi e operazioni di demolizione, lavori su opere edili in struttura d’acciaio, lavori in fossati, trincee, pozzi e gallerie, lavori in terra e roccia, lavori di brillatura mine e di movimento terra, lavori in ascensori, montacarichi, apparecchi di sollevamento, gru e nastri trasportatori.

Con la sentenza n. 13096/2017 Sez. III, la Cassazione ha di fatto dichiarato che il casco in cantiere è sempre obbligatorio in quanto, a prescindere dalle indicazioni del datore di lavoro o dal fatto che il suo utilizzo sia specificatamente contemplato nel documento di valutazione, i lavori edili rientrano tra le attività che generalmente comportano la necessità di proteggere il capo e per le quali, quindi, è necessario l’elmetto protettivo.

Purtroppo, ancora troppo spesso, passando nei pressi di cantieri edili, si possono osservare lavoratori impegnati nelle opere di costruzione privi di questo dispositivo che, invece, dovrebbe essere sempre utilizzato, non solo come un obbligo, ma come un elemento di professionalità e sicurezza del lavoratore.

Serve quindi un cambio di atteggiamento da parte di tutti.

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